I bambini si divertono tanto a sporcarsi e impiastricciarsi le manine nel terreno. Ma cosa è il terreno e come risulta essere composto? La parte più superficiale di un terreno è costituita dal suolo. La sua composizione varia da un terreno all’altro. Non è difficile conoscere la composizione del suolo di un terreno. È possibile infatti prelevarne alcune manciate o alcune zolle e sottoporre il campione ad una serie di misurazioni e piccoli esperimenti. Vediamo insieme qualche piccola esperienza per incuriosire i nostri bambini.
Prima di tutto preleva una manciata di suolo dal campione le parti più grossolane come ciottoli ghiaia e frammenti di legno. Ciò lo puoi facilmente ottenere setacciando il terreno con una rete metallica a maglie strette. Raccogli il terriccio, pesalo e registra questo valore dipeso. A questo punto esponi il terriccio al sole disteso su un foglio di carta oppure in un forno caldo. In questo modo potrai sapere quanta acqua conteneva. Infatti l’acqua evapora e, noterai che il terriccio diventa più leggero. Puoi pesarlo e confrontare col peso che aveva prima per conoscere quanta acqua è evaporata.
Il colore del terriccio così asciutto ti fornisce qualche indicazione sulla sua natura minerale: se è rossiccio contiene argilla; se è grigio contiene sabbie silicee; se è nero contiene humus. Con l’aiuto di una lente di ingrandimento puoi meglio osservare le particelle più piccole che lo compongono. Per separare le principali componenti del terriccio, versalo in un grosso cilindro pieno d’acqua e rimescolalo. Lascialo sedimentare, noterai che le componenti del suolo si stratificano tra loro perché hanno peso differente: l’humus galleggia sull’acqua formando uno strato nero; le sabbie, più pesanti, formano uno strato grigio sul fondo del cilindro; le argille si depositano in uno strato rossiccio sopra le sabbie.
Puoi misurare l’humus anche in un terriccio asciutto. Poni il campione in un recipiente e mantienilo su una fiamma per circa un’ora: l’humus brucia lasciando un fumo nero e il terriccio diventa più leggero. Confrontando col peso precedente saprai quanto humus è stato distrutto dal calore. Per misurare il calcare del suolo puoi trattare il terriccio con acido cloridrico diluito in acqua. L’acido reagisce con i sali di calcio, sviluppando anidride carbonica che evapora gorgogliando nell’acqua. Se hai pesato il campione prima di eliminare il calcare, ed ora lo pesi di nuovo, dalla differenza dei due pesi puoi ricavare quanto calcare era presente nel terriccio.
Puoi inoltre prelevare campioni di suolo da due differenti siti per esempio dal giardino e da un campo, puoi facilmente controllare se essi presentano una differente porosità all’aria e permeabilità all’acqua. Le maggiori differenze le si riscontrano fra i suoli rossastri argillosi e quelli grigi sabbiosi. Pesa una stessa quantità di terriccio proveniente da due siti differenti: poni 100g di terriccio in imbuti di vetro, abbi cura di chiudere il fondo degli imbuti con un batuffolo di cotone. Poni gli imbuti in due becher graduati.
Prendi due cilindri da 100 cc pieni di acqua e versa l’acqua contemporaneamente nei due imbuti contenenti l’uno il campione di suolo sabbioso, l’altro quello di suolo argilloso. Noterai che quando l’acqua copre la sabbia si liberano numerose piccole bolle di aria: il suolo sabbioso è molto poroso. Invece l’argilla libera poca aria perché è meno porosa della sabbia. Puoi osservare inoltre come l’acqua che hai versato nel campione di suolo sabbioso ben presto filtra attraverso il cotone e passa rapidamente nel becher graduato,dove ne raccoglierai poco meno di quanta ne hai versati nell’imbuto. Invece potrai notare che l’acqua attraversa lentamente il campione di suolo argilloso, e molta resta ad impregnare le sue particelle: l’argilla è molto meno permeabile della sabbia.