Le piante sono sensibili agli stimoli che provengono dall’ambiente: la luce, il caldo, il freddo, l’umido e così via. Alcune piante, come la mimosa sensitiva, sono sensibili agli stimoli tattili: se si prova a toccare le foglie di questa pianta, esse si chiudono in breve tempo, per riaprirsi più tardi. In questa guida ti illustrerò una serie di esperimenti che potrai condurre con i tuoi bimbi per far comprendere loro come le piante reagiscono agli stimoli ambientali.
Prendi una scatola di cartone e su uno dei lati apri un piccolo forellino. Poni una piantina di fagiolo con della terra all’interno della scatola, chiudi la scatola e lasciala chiusa per qualche giorno. Apri la scatola dopo un po’ di giorni e noterai che le foglioline sono tutte protese in direzione del foro da dove proviene la luce del sole. Questa tendenza delle foglie di orientarsi con la luce si chiama fototropismo o anche eliotropismo se la luce è quella del sole.
Prendi della carta assorbente, bagnala e fodera con essa le pareti di un bicchiere. Poni sul fondo del bicchiere dell’ovatta e sull’ovatta una piantina di fagiolo. Fai attenzione a porre la piantina in modo che le radici siano in alto e il fusto in basso. Dopo un po’ di giorni noterai che le radici tendono a girarsi verso il basso mentre il fusticino tenderà ad orientarsi verso l’alto, proprio come si verifica in natura! La tendenza a risentire della forza di gravità da parte degli organi di una pianta si chiama geotropismo.
Infine puoi prendere una piantina di fagiolo in germinazione e porla in una vaschetta di vetro adagiandola su della carta assorbente. Bagna la carta con acqua sulla parte apicale della carta, dove non è appoggiata la piantina. Dopo qualche giorno noterai che le radici della piantina sono orientate verso la zona umida della vaschetta. Il movimento delle radici verso l’acqua si chiama idrotropismo. Anche le piante dunque sono sensibili agli stimoli ambientali e reagiscono muovendosi nella direzione per esse più favorevole. L’unica differenza con gli animali è che le reazioni delle piante sono molto più lente.