Prendiamo in esame un telescopio newtoniano, la luce entra nel tubo e colpisce lo specchio primario. Questo a sua volta re-invia i raggi luminosi indietro convogliandoli verso il secondario, di cui al focheggiatore.
In un newton la collimazione richiede dunque che siano soddisfatte 3 condizioni
corretto off-set del secondario
corretta angolazione secondario-focheggiatore
corretta angolazione del primario
FASE 1: OFF-SET DEL SECONDARIO:
Per offset si intende il corretto posizionamento del secondario osservando anteriormente il tubo ottico. Nota che telescopi a basso rapporto F/ necessitano un dovuto (minimo) decentraggio del secondario in direzione opposta al focheggiatore, calcolato secondo questa formula:
Offset= Diametro secondario/(4*rapporto F)
Considerando un telescopio da 200mm F/5 con ostruzione del 30% (d_secondario=60mm) l’offset richiesto sarà dunque di 3mm. Sui tubi più economici non è possibile intervenire sull’offset e pertanto si spera che il Costruttore abbia già provveduto al corretto decentraggio in fase di produzione. Un errato offset può causare astigmatismo già sull’asse ottico.
Fatto questo, bisogna agire (se c’è necessità) sulla vite centrale del supporto del secondario, che consente il movimento rotazionale (o assiale) dello specchio. Il secondario è ellittico ma bisogna fare in modo che la sua superficie, osservata dal focheggiatore, appaia perfettamente circolare. Fine: serrate di nuovo la vite centrale, non avrete più motivo di toccarla in seguito!
FASE 2: CORRETTA ANGOLAZIONE SECONDARIO-FOCHEGGIATORE:
Osservando dal focheggiatore appena estratto (bastano 2-3cm), all’interno del secondario dovreste notare una seconda circonferenza, che rappresenta il bordo del focheggiatore stesso. Agendo sulle 3 viti del supporto secondario, occorre che il bordo del focheggiatore sia perfettamente centrato nel secondario.
Potete aiutarvi usando un collimatore “artigianale”, ottenuto forando un porta-rullini alle sue estremità (tappo e fondo) con una punta da 5-7mm e alloggiandolo nel portaoculari come fosse un qualunque oculare!
Il foro centrale serve a mantenere l’occhio nella posizione ideale (centrale), minimizzando gli errori in questa fase della collimazione.
A questo punto, anche il secondario “guarda bene” verso il focheggiatore. Manca all’appello solo il primario.
FASE 3: CORRETTA ANGOLAZIONE DEL PRIMARIO
Non togliete il collimatore dal focheggiatore, perchè adesso occorre analizzare la posizione del cerchietto bianco di marcatura del primario. I primari sono “marcati” di fabbrica con un piccolo cerchietto bianco per agevolare la collimazione. Qualora il vostro specchio ne fosse sprovvisto (raro, ma sul mio 114 non c’era), sullo scritto del Tasselli è indicato bene come procedere (è facile).
Agite sulle 3 o 4 viti esagonali del primario (quelle a croce fissano i supporti!) e centrate il cerchietto bianco all’interno dell’ombra del focheggiatore, che abbiamo precedentemente centrato nella fase2, ricordate??
Fatto. Per adesso la collimazione può finire qui. Regolazioni più fini possono essere apportate con lo star test, ma se avete lavorato bene sinora, il 95% della collimazione è riuscita!
FASE 4: VERIFICA CON STAR-TEST
Fa strano dirlo ma…è seccante lavorare sulle stelle. Io che ne ho la possibilità, non che sia un vanto, verifico sfocando luci lontane del paesaggio usando un oculare a medio-alto ingrandimento, ed osservando la figura di diffrazione.
Il cerchio nero rappresenta l’ombra del secondario. Se questa non è centrata perfettamente, agite sul primario. All’interno dell’ombra nera c’è un puntino luminoso dello stesso colore della luce, quello è il vostro occhio! Se il puntino luminoso non è centrato nell’ombra nera agite sul secondario.
In definitiva, in sede di star-test ci si accorge subito dello stato di collimazione, e acquisendo manualità, dovreste ricordarvi al volo su quale specchio operare. Comunque, per l’ultima volta, effettuando bene le prime 3 fasi di questa pagina, vi renderete conto che le regolazioni da fare nello star-test sono nulle o minime.
PER CHI HA UN TELESCOPIO CASSEGRAIN (MAK O SCHMIDT)??
Nulla di più semplice.
Basterà agire in sede di star-test sulle 3 viti del secondario per centrare la famigerata “ombra nera”. La semplicità di collimazione di questo genere di telescopi è data dal fatto che il primario, in molti casi, è già registrato di fabbrica e non possiede viti di regolazione.
Al contrario il secondario è “inserito” all’interno del menisco e quindi non necessita di alcun offset. Anzi, in parecchi tubi Maksutov di produzione cinese non è nemmeno possibile la collimazione in quanto il secondario è ricavato semplicemente alluminando una piccola porzione del menisco.