Cerchiamo di scoprire la nostra personalità attraverso lo studio del calibro che è costituito dall’altezza della nostra scrittura. Simbolicamente esprime l’idea che la persona ha del proprio Io e del proprio valore e rivela come ci si pone rispetto all’ambiente. Per esempio se scrivo con lettere grandi manifesto un bisogno di potenza.
Esistono due tipi di lettere: quelle minori (le vocali, c, m, n, r,s e v); quelle maggiori (b, g,d,t etc).
Partendo dalla convenzione che il corpo della lettera (fondamentale per la misurazione del calibro) misura 3 mm avremo, dal punto di vista del calibro, la scrittura: minuta 1.5-2mm; piccola 2-3mm; media 3mm; grande 3-4; grandissima 4-6.
Per fare in modo che questa caratteristica della scrittura abbia senso, bisogna rifarsi all’organizzazione della scrittura. Il tema l’ho già affrontato in una precedente guida e abbiamo visto come la presenza o assenza dell’organizzazione siano determinati per delineare la personalità di un soggetto.
Il calibro assume significati diversi a seconda dei segni che gli si affiancano.
Nel caso di grafie organizzate, il calibro medio rivela l’equilibrio del soggetto, il suo senso della misura, il suo modo di porsi senza traumi nell’ambiente. Quindi soggetti con grande spirito di adattamento, semplicità, buone capacità di attenzione, concentrazione e senso della responsabilità.
Se invece presenta disorganizzazione (pressione irregolare, grafia tesa, spasmodica etc) allora avremo a che fare con una persona mediocre con scarsa recettività, reattività insicuro.